Tecnofreddo S.r.l ha sviluppato un progetto ad hoc per un’importante azienda del Trentino che produce e vende specialità sud-tirolesi biologiche in Italia e all’estero. I prodotti sono tutti realizzati con materie prime accuratamente selezionate che vengono successivamente surgelate attraverso un processo automatico. Oggi più che mai, infatti, nel settore alimentare, la conservazione di prodotti alimentari surgelati richiede sistemi di refrigerazione efficienti, affidabili, ma soprattutto ecosostenibili. Per questo l’azienda si è affidata all’esperienza di Tecnofreddo, da sempre impegnata nello sviluppo di impianti con un basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica

Un nuovo impianto di refrigerazione eco-sostenibile

L’azienda committente produce alimenti surgelati tipici del Trentino e li vende ad aziende di catering, di ristorazione, di commercio all’ingrosso o al dettaglio e alle catene di distribuzione GDO di tutto il mondo. Grazie alla qualità dei prodotti e all’aumento della loro domanda, l’azienda si è ritrovata a dover ampliare la propria struttura originaria. Il progetto di questo stabilimento multipiano prevedeva infatti delle nuove aree produttive, dedicate ai vari processi di lavorazione, una nuova cella frigorifera di bassa temperatura (-28/-32°C) adibita allo stoccaggio verticale di pallet su drive-in (10 livelli) con automatismo di carico/scarico, una anticella di bassa temperatura (-25°C) che funge da filtro di ingresso/uscita del prodotto finito e un’area di carico e spedizione con tre punti di attracco dei mezzi. L’obiettivo primario dell’azienda era comunque quello di avere un nuovo impianto di refrigerazione eco-sostenibile con un alto coefficiente di prestazione e a basso dispendio energetico.

La soluzione: un refrigeratore di liquido “brine chiller” a refrigerante naturale

Per soddisfare le esigenze del cliente, Tecnofreddo ha realizzato un refrigeratore di liquido su skid industriale non carenato e due centrali frigorifere motocondensanti su skid commerciale non carenato per la sala macchine. Entrambi gli impianti utilizzano rispettivamente l’ammoniaca R717 e R744 (CO2), due refrigeranti naturali che rispettano l’ambiente in termini di riscaldamento globale e hanno un impatto nullo sullo strato di ozono. Il gruppo di refrigerazione “brine chiller” ha una capacità di 400 kW e produce acqua in soluzione glicolata alla temperatura di -8 °C. Questa unità è dotata di due compressori a doppia vite di tipo aperto, un evaporatore combinato S&P alimentato ad allagamento tramite valvola di espansione a galleggiante ad alta pressione, un desurriscaldatore a piastre, un condensatore a piastre e due raffreddatori olio a fascio tubiero. Le due centrali frigorifere a CO2 in regime sub-critico, invece, hanno una capacità di 21 kW e 118kW con una temperatura di evaporazione di -35 °C. Entrambe sono dotate di compressori semiermetici alternativi e la condensazione, con soluzione glicolata a -8 °C, viene realizzata tramite scambiatore a piastre. Inoltre, il gruppo di refrigerazione “brine chiller” è dotato di due motori elettrici IE3, ognuno dei quali è gestito da un inverter: questo applicativo permette di ottimizzare le soglie di funzionamento dei compressori con una rilevante riduzione dei consumi elettrici.

Un impianto facile da usare

Per ogni gruppo frigorifero Tecnofreddo ha creato appositamente l’elettronica di base integrata nel quadro elettrico a bordo macchina con PLC Siemens. In questo modo è possibile gestire, in modo facile e intuitivo, le macchine grazie all’interazione e visualizzazione tridimensionale dei vari componenti del “brine chiller” e delle centrali frigorifere a CO2.